Storia


1991: un gruppo di cittadini ed operatori sanitari presentano, sulla scorta delle richieste e delle segnalazioni degli utenti, ad Isernia e Campobasso, le Carte dei Diritti del Malato.
Ad Isernia la presentazione avviene presso l’Ospedale Veneziale mentre a Campobasso presso la sala consiliare del Comune;

1992: a settembre si svolge il primo congresso regionale dell’allora Movimento Federativo Democratico con la costituzione delle diverse reti e dei centri per i diritti del malato nei diversi ospedali della regione.
La Regione Molise delibera l’accoglimento dei diritti del malato con apposita Delibera di giunta e sostiene un progetto ideato dalla Cisl Molise che consente la presenza costante di giovani inoccupati presso l’Ospedale Cardarelli, i quali svolgono attività di sostegno e risposta ai bisogni ed alle richieste dei ricoverati. In quello stesso anno gli studenti del Liceo Artistico di Campobasso abbelliscono, con quadri e disegni, i muri del nosocomio.
Al Tribunale per i Diritti del Malato viene affidata dalla Regione la stesura di un rapporto sullo stato di attuazione dei diritti del malato, rapporto che viene redatto in collaborazione con esperti di “Scienze della Cittadinanza” di Roma; il lavoro sul campo venne effettuato da semplici cittadini convocati dal Movimento per realizzare insieme tale impresa;

1993: a giugno viene redatto l’atto notarile di costituzione del Movimento Federativo Democratico del Molise; inizia l’attività di promozione sociale degli anziani con l’organizzazione di incontri con esperti sanitari sulla prevenzione e cura delle patologie che colpiscono la terza età;

1994: il Movimento Federativo Democratico promuove la costituzione del “Centro Sociale Anziani l’Incontro” che organizza attività culturali, ricreative e di promozione della salute fisica e psichica degli anziani da cui, negli anni successivi, nasceranno nuovi centri nei diversi quartieri e l’Università della Terza Età. Dopo una faticosa trattativa tra Regione Molise, Tribunale per i Diritti del Malato e Associazioni di malati, la Regione Molise delibera per il rimborso delle spese non sanitarie dei malati costretti a cure extraregionali ed extranazionali;

1995-1996: viene svolta attività di sostegno e promozione di associazioni di malati, soprattutto in ambito pediatrico, oncologico e psichiatrico, da cui scaturiranno l’Ospedale di Andrea, Molise-Donna e Vivere-Insieme;

1997: la regione Molise approva la legge n° 28 “Tutela dei diritti del Malato”, tuttora in vigore, che, redatta in collaborazione con il Tribunale per i Diritti del Malato, risulta una delle migliori in Italia.
Un protocollo con il Comune di Campobasso consente la redazione di rapporti annuali sulle condizioni dei servizi sanitari della città di Campobasso, ottenuti dall’analisi delle segnalazioni raccolte dal Tribunale per i Diritti del Malato, con la finalità di indicare i punti di forza e le criticità del sistema sanitario locale;

1998-1999: il Movimento Federativo Democratico Molise partecipa a tutte le campagne nazionali in ambito sanitario e non (Audit-Civico, Ospedale Sicuro, Pit Salute, Buone Pratiche in sanità, Pit Servizi, Scuole Sicure, Abbattiamo le Barriere) coinvolgendo sempre gli operatori dei servizi e le Associazioni di volontariato presenti sul territorio.
In questi stessi anni promuove una battaglia per l’apertura di un reparto di radioterapia nella regione ricorrendo anche all’occupazione della sede regionale insieme a sindacati, consiglieri comunali di vari Comuni della regione e Associazioni di volontariato, raccogliendo 13.000 firme;

2000: con il Congresso nazionale di Chianciano il Movimento Federativo Democratico cambia denominazione e diventa Associazione Cittadinanzattiva;

2002: viene sottoscritto tra le Associazioni, il Tribunale per i Diritti del Malato e l’ASL di Campobasso un protocollo d’intesa per la riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie, l’accoglienza nei servizi sanitari dei portatori di handicap e il follow-up dei pazienti diabetici;

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